[15 luglio]
Si è svolta ieri pomeriggio alle 18 un’ assemblea pubblica (nella chiesa parrocchiale) indetta dall’AMA per illustrare le novità in materia di raccolta differenziata che stanno partendo nel quartiere Marconi.
L’assemblea ha visto una discreta partecipazione di cittadini, per lo più anziani, e questo anche a dispetto della poca diffusione di questa iniziativa (erano veramente poche le locandine affisse dall’AMA in giro per il quartiere e presso i condomini).
La partecipazione è testimonianza che i cittadini di Marconi sono interessati al servizio e che, sulla base delle domande che hanno rivolto al personale AMA, vogliono farlo far funzionare seriamente ed hanno gia metabolizzato da tempo il concetto e la prassi della raccolta differenziata.
Farlo funzionare non implica però acquiescenza o “va tutto bene madama la marchesa”.
L’ingegner Biscon dell’AMA ed un altro tecnico – insieme al responsabile della comunicazione – hanno faticato abbastanza per rendere chiari e fugare i principali dubbi e perplessità che i cittadini di Marconi nutrono su questa iniziativa. Non è affatto un dubbio sull’importanza della raccolta differenziata.
Il punto determinante è il disagio che si porta a questi cittadini.
Ricordiamo che la popolazione di circa 48.000 abitanti di Marconi ha una quota rilevante di anziani ed è sulle spalle di questi cittadini che si carica il peso della nuova modalità di raccolta.
Spariscono infatti i vecchi cassonetti grigi (quelli dove si buttava di tutto) , rimangono quelli azzurri (plastica e vetro) e quelli bianchi (carta, cartone).
La vera novità sta appunto nel raccogliere in specifici sacchetti per l’umido/organico – ed in altri per il “non riciclabile” – il materiale che poi dovrà essere portato direttamente in specifici punti di raccolta sparsi nel quartiere Marconi.
L’AMA durante l’assemblea ha ribadito più volte che la distanza da ogni abitazione sarà di cento metri. Vedremo più avanti – come del resto evidenziato in vari interventi – che non si tratta di cento metri. E che comunque su un discorso statistico chi rimane penalizzato sarà sempre la persona più debole (anziano, con problemi dideambulazione, anziano solo, pendolare).
All’assemblea era anche presente la coordinatrice del PD Marconi, Carla Boto, che ha incalzato il responsabile AMA sul disagio che si procura ai cittadini più deboli e sulla efficienza del servizio. “Tutti vogliamo la raccolta differenziata, soprattutto pensando al futuro dei nostri figli”, ha affermato Carla Boto “ma vogliamo anche un servizio efficiente che ci renda agevole la collaborazione.”
Tra le proposte quella di ampliare la fascia oraria di raccolta (ricordiamo che dobbiamo portare noi i rifiuti nei punti di raccolta) estendola anche ad un orario serale.
Perchè non istituire un turno 20-22? O perchè non coinvolgere i condominii?
“E poi a chi facciamo le multe?” ha detto il responsabile AMA (per esempio, un nostro suggerimento è quello di affidarsi ai condominii).
Altre proposte di buon senso sono giunte dai cittadini, tra le quali quelle di istituire anche una raccolta delle pile nei centri mobili (al momento non contemplate) o quella di affidare ai centri di informazione e/o ai centri mobili di raccolta la distribuzione – in questa fase iniziale – del kit (pattumiera e bustine per la raccolta dell’umido/organico).
Infatti qualora l’AMA consegnando il kit non trovasse nessuno lascerà un biglietto con l’indicazione di recarsi alla più vicina sede AMA ( per Marconi è dopo il ponte della ferrovia di Trastevere), aggiungendo così altro disagio.
Con pazienza i responsabili AMA hanno risposto a parte delle domande (del resto i tecnici spesso fanno il “lavoro sporco” che non vogliono fare alcune istituzioni pubbliche e politiche).
Da questo punto di vista esemplare è stata la risposta del tecnico dell’AMA quando ha bocciato come improbabile e fuorviante l’idea che eliminare i cassonetti serva a recuperare spazio per le macchine.
Alcuni esponenti del PDL del Municipio XV sostengono, infatti, questa teoria sui posti auto e addirittura parlano di porta a porta, qui un link a queste dichiarazioni che suonano un po’ come un presa in giro.
Il circolo locale del PD di Marconi espone invece le proprie tesi, che mirano all’efficienza del servizio e alla tutela dei più deboli, in questo sito.
Erano assenti esponenti del Comune o perlomeno non erano ufficialmente presenti (l’assessore all’Ambiente del Comune di Roma – De Lillo – è firmatario della lettera che l’AMA sta inviando).
Ed erano assenti (ma ci viene il forte dubbio che non fossero stati nemmeno invitati dall’AMA, è la cosa sarebbe molto più grave) anche gli esponenti del Municipio XV.
Tornando alla distanza da percorrere marconivideodem ha fatto alcuni interessanti calcoli basandosi sulle informazioni dell’AMA e sulla carta di google maps.
Esempio 1 :
via Alessandro Cruto 44, il punto più vicino dove gettare i rifiuti è sul lungotevere degli inventori al n. 118
La distanza è di 180 metri (quasi il doppio di quello dichiarato dall’AMA). Attenzione questo punto di raccolta funziona solo dalle 9 alle 10.30
Esempio 2
via Avicenna 101, il punto il punto più vicino dove gettare i rifiuti è inLungotevere di Pietra Papa 95
la distanza è di 250 metri (due volte e mezza di quanto dichiarato dall’AMA). Attenzione questo punto di raccolta funziona solo dalle 9 alle 10.30
Un altro punto che vi consente di non fare tardi al lavoro (ad oggi non esistono i permessi per ritardo AMA) è a via Antonino Lo Surdo 48,
ma la distanza questa volta è di 290 metri (quasi il triplo di quello dichiarato dall’AMA). Attenzione questo punto di raccolta funziona solo dalle 7 alle 9
Insomma avrete capito che AMA o non m’AMA, la realtà è molto più complessa e articolata di come vogliono farci credere.
(EP)
questo articolo ha un suo aggiornamento ed evoluzione che potete trovare qui http://marconivideodem.it/?p=295
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L’iniziativa è sicuramente lodevole nell’intento. La mia preoccupazione, oltre a quella di una probabile penalizzazione delle fasce più deboli, è che vengano presi d’assalto i cassonetti della differenziata anche per il materiale non riciclabile. O, peggio ancora, che vengano utilizzati come piccole discariche i piccoli cestini dei rifiuti sui marciapiedi nelle ore serali, configurando scenari di partenopea memoria… Sono molto curioso di vedere come andranno le cose e credo che sarà una buona cartina di tornasole sul grado di civiltà raggiunto dal nostro quartiere.
Alessio
Sono molto preoccupata e penso alla possiiblità che il circolo PD di Marconi possa raccogliere le osservaziopni dei cittadini. Non vedo perchè debba esserci una sola fascia oraria e per quanto riguarda il mio condominio sarebbe possibile anche l’ingresso del camion nel cortile.
Ma in tutti le altre città del mondo, molto più evolute di noi e senza governi così spudoratamente personalistici, come si fa? Basterebbe copiare il meglio..
Comunque la tutela dell’ambiente è un’assoluta priorità morale e civile e vedere il nome di De Lillo vicino alla differenziata a Roma, dopo anni di Sinistra, mi sconcerta non poco. Non so a Voi..
Aggiungo un contributo preziosissimo, che vi invito a consultare, per avere ulteriori informazioni.
http://fortezza–bastiani.blogspot.com/2010/07/luglio-accendi-una-stufa-nella-tua.html#more
Carla Boto
Non sono contraria per principio a questa soluzione per la raccolta differenziata ma se dopo anni non si è riuscito a far funzionare i raccoglitori di plastica (tanto da spingermi a rinunciare a raccoglierla) mi sembra una vera presa in giro costringermi a differenziare l’umido?
questa mattina sono venuti a portare il kit, ho letto i punti di raccolta e mi viene da piangere. Mia madre ha 77 anni, per arrivare in strada deve scendere – e poi risalire- 25 gradini dopo il portone. Il punto di racconta è ben oltre i 100 m. Certo posso andare io la mattina, ma significa uscire almeno un quarto d’ora prima visto che non è sulla strada del bus…. Speriamo che le organizzazioni sindacali cerchino di strappare il permesso AMA
Grazie a chi ha segnalato il mio sito nel quale affronto il problema della differenziata romana.
Si parte dal mio quartiere, il Tuscolano, ma il discorso non è certo limitato a quella zona, perché ciò che sta succedendo lì toccherà presto tutti, compresa Marconi, a causa della opinabilissima politica messa in atto da Comune e Ama.
Mi permetto, inoltre, di segnalarvi un mio nuovo post, appena pubblicato, che parla delle differenze di trattamento da quartiere a quartiere qui a Roma
http://fortezza–bastiani.blogspot.com/2010/07/di-figli-e-figliastri-fra-differenze-e.html
In linea generale l’iniziativa è apprezzabile ma l’esperienza dimostra che esperienze su questi temi vanno organizzati e preparati innanzitutto con adeguate campagne di sensibilizzazione, comunicazione, “educazione” nonchè di adeguata sperimentazione. I nostri amministratori si informino e traggano esperienza da altri contesti territoriali dove stanno 30 anni avanti. Il primo passo è fondamentale. Da bandire le decisioni estemporanee e cotroproducenti che riempiono per pochi giorni le prime pagine dei giornali nella cronaca di Roma con il risultato di uccidere la capacità di risposta dei cittadini e dei loro comportamenti potenzialmente virtuosi.
Sono del parere che sia necessario legare la tariffa AMA alla quantità e qualità “conferita” di rifiuti in modo da far crescere l’ “interesse” attivo dei cittadini. In alcune realtà sono in vigore sistemi consolidati di raccolta con utilizzo di una carta elettronica per il conferimento. Quindi niente improvvisazioni, si parta pure ma si parta bene!
Aumentare la “differenziazione” dei rifiuti e illoro “recupero” è certo cosa buona. Il metodo scelto però mi sembra complichi solo la vita ai cittadini: non era più semplice aggiungere un altro cassonetto destinato all’umido? E poi perchè si è deciso di smantellare l’originario progetto del “vero” porta a porta?
Vi informo che amchi non è riuscito ad avere il kit l’AMA ha lasciato un biglietto invitandolo a recarsi al centro di via Monte Cucco.
Via Monte Cucco è al Trullo, 4,9 km da marconi.
vi segnalo due news:
1)
quando?
domenica mattina 18 luglio
dove?
punto informazione di via oderisi da gubbio cosa?
alla domanda
” ma quando di parte con la raccolta vera e propria?” la risposta è stata
“lei butti nei cassonetti, quando non vede più i cassonetti vuol dire che dve andare a cercare il punto di raccolta mobile”
Nun ce se crede. Ovviamente non ce l’ho con gli operatori ma con questa improvvisazione che anima l’AMA.
2) un bel post
http://nonvotoavuoto.blogspot.com/2010/07/ama-o-non-tama.html
La raccolta differenziata va assolutamente fatta se non vogliamo essere sommesri dai rifiuti.
Ma la raccolta va organizzata in maniera diversa, deve essere permesso di gettare l’immondizia in qualsiasi orario, fatto in questa maniera diventa un secondo lavoro, ma è un lavoro che dovrebbe fare AMA per cui già paghiamo le tasse.
Basterebbe mettere altri cassonetti, uno per il non riciclabile e uno per il materiale organico, magari riutilizzando i vecchi cassonetti invece di buttarli
[…] passato ormai un anno [→ Assemblea pubblica AMA] da quando abbiamo iniziato a sperimentare questo fallimentare metodo di raccolta, e in […]