È in arrivo l’ennesimo solito immarcescibile palazzo in una zona a densità abitativa elevatissima, su una via soggetta a allagamenti (via Portuense), con traffico congestionato. In una zona dove avremmo avuto bisogno di servizi e verde, non del solito cemento. Sembra poco plausibile che le istituzioni Regionali, Comunali, Municipali in questi anni non abbiano valutato l’impatto ambientale di questo nuovo mostro di cemento in termini di viabilità e vivibilità della zona.
Ad agosto 2015 un articolo del Corriere della Sera evidenziava come nell’area fossero presenti, stando all’articolo, problemi di autorizzazioni. Per qualche mese (nel periodo estivo) i lavori furono bloccati ma ormai proseguono di gran lena con una nuova entrata nella gestione delle vendite (come si può vedere dalla foto).
Nella foto in alto l’area (spazio chiaro) su cui sorgerà il nuovo mostro di cemento di 7-8 piani con parcheggi (residenziali? pubblici?) sotterranei. Ci sarebbe da chiedersi due cose: la prima riguarda i permessi. Quindi ora è tutto regolare?
Così hanno accertato le autorità? Se è cosi siamo contenti per la regolarità amministrativa.E forse saranno contenti i tanti che cederanno alle lusinghe della locandina pubblicitaria che magnifica la nuova opera.
Ma la seconda domanda, più pesante, e che può interessare cittadini, associazioni, organi di stampa e informazione, è questa: sono stati valutati gli impatti ambientali sulla zona? quale disciplina del traffico si intende utilizzare? come prevenire per i nuovi residenti (ma anche per chi già vi risiede) i periodici allagamenti della zona?
A questa domanda articolata ci si aspetta che le Istituzioni sappiano rispondere.
Per la politica stendiamo un velo pietoso.
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