Vi racconto un esempio di virtuoso da seguire, rendendo merito all’attuale amministrazione cinquestelle di Roma e che riguarda la pulizia di un tratto di strada adiacente Piazza del lavoro.
Tutto parte da un post che il consigliere Diaco ieri 27 giugno posta sul suo profilo facebook e nel quale, ovviamente, tagga anche la Sindaca Raggi.
Il post non lascia adito a dubbi. Piazza del Lavoro è stata espugnata, pardon, pulita. Il merito? Della nuova Giunta. La colpa? Come sempre di c’era prima. Questa in estrema sintesi.
Ma facciamo un piccolo passo indietro. E anche una breve premessa. Voi vi chiederete ma perché VIVAMARCONI tratta di argomenti che sono fuori zona?
La risposta è pronta. Guardare al proprio giardino e basta, quando quello del vicino è a 3 minuti di automobile è cosa ben miope. E poi … e poi. Sia mai che alcuni atteggiamenti propagandistici vengano esportati anche a Marconi? Sia mai?
Ora dovete sapere che, per varie vicende, mi capita di percorrere circa 2-3 volte a settimana il tratto di strada che porta da Via Cristoforo Colombo all’imbocco di Viale Marconi. Lo percorro quando, per giri vari, rientro a casa. Nel mio quartiere, Marconi appunto.
È così che il 23 giugno di ritorno dai miei giri, un po’ perché incolonnato in fila, un po’ perché stavolta si fa notare il livello di sporcizia, scatto queste foto e le posto sul mio profilo facebook.
Quando ho visto il post di Diaco non ho potuto far altro che essere contento. Beh, mi son detto, una positiva opera di pulizia straordinaria. Poi ho continuato a leggere: “(…) ha consentito il rinvenimento di cumuli di rifiuti abbandonati lì da diversi anni e mai oggetto di smaltimento da parte delle precedenti amministrazioni”.
Ora, chi sono io per poter smentire queste parole? e non è mia intenzione farlo. Però, e c’è un però … queste roboanti parole cozzano contro quel percorrere 2-3volte a settimana quella strada. E a memoria mi sono detto che non ricordavo quella sporcizia, quella fiorente sporcizia.
Idea! Ma non è che se ripercorro la strada con Google maps le foto mi presentano una situazione più vicina a quella che ricordavo? E quindi piccola ricerca su Google Maps ed escono fuori sei foto (o meglio ne faccio io 6 virtualmente, ripercorrendo passo dopo passo quella strada) che risalgono tutte a luglio 2016. Capperi! Se tutta sta monnezza preesisteva già dai “tempidecheccheennina” dovrebbe risultare. C’è? Mah … che dirvi le foto sono a vostra disposizione.
E allora sorge un tarlo, che non è bene avere. Ma non è che a tutti i costi vogliono affiancare ad una opera meritoria una denigrazione di comodo? Salvifica, autoassolutoria?
Io non ho la verità, ho un tarlo.
E allora oggi spinto da sete di conoscere e verificare e documentare sono andato in loco. Urca, qui più che “pulizia” hanno usato il napalm. E’ una metafora ovviamente. Ma gli arbusti estirpati saranno ripiantumati? E le opere di pulizia prevedono una pulizia totale o solo la rimozione del grosso? E quanto tempo ci rivorrà a far si che il grosso si riformi? Insomma le foto scattate oggi, in zona, le vedete anche voi. E non ci sarà mai nessun DIago a inculcarvi che è tutta colpa di quelli di prima. O sì? Ma di quanto prima?
Perché dopo oggi, prima ci siete VOI.