Una passeggiata di circa un’ora, dalle 9:49 alle 11:01. Questi sono gli orari di memorizzazione delle foto che state per vedere. Confesso che dopo averle riviste oggi pomeriggio, proprio mentre sto componendo il pezzo, ho avuto una stretta allo stomaco. Da anni giro per il quartiere documentandone lo stato, valorizzandone gli aspetti positivi e maledicendone lo stato in cui versa.
Ma mai come questa volta il senso di smarrimento è profondo. Torno con la mia memoria alle tante occasioni di confronto e di critica, anche aspra, con amici, cittadini, conoscenti, compagni di viaggio, di petizioni, di firme, di manifestazioni in strada. Questo volevamo? questo volevate quando due anni fa avete deciso che era ora di far cambiare il vento? Oggi, il vento che si alza porta polvere, odori nauseabondi. Oggi il vento spazza le nuvole di una mattinata di marzo e la rende serena nei colori, cupa e tetra invece per la feroce realtà che ci restituisce un quadro da città bombardata. Vi hanno dato buca!
Di slancio mi viene così: “vi hanno dato buca!”, a voi che li avete votati. Ma poi non posso che pensare che questa è la mia città, la mia vita, il mio quartiere da oltre 40 anni. Sì, ci hanno dato buca.
Questa passeggiata, compiuta a bordo di un mezzo eccezionale, le mie gambe, ci fornisce anche uno stupendo punto di osservazione, sicuro (anche se…) e capace di recepire gli umori del popolo di Marconi. Diamoci il beneficio del dubbio, anche per rispetto ai tanti soloni che esclameranno “è colpa di quelli di prima” e quindi quelle qui raccolte sono solo due testimonianze, magari prive di validità statistica, ma umane, cariche di delusione.
Il signor Mario, un asciutto signore di 80 anni, quando mi ha visto accucciato a scattare ha esclamato: “ma che ca…beep ve fotografate, dovete tappalle ‘ ste buche”. Quando con calma e con il sorriso mi sono rivolto a lui: “Ha ragione, ma non sono del Comune!” ha chiosato: ” e meno male sinnò te ce rincarcavo nella buca!”. Qualche metro più avanti, Stefania, una ragazza di circa 20 anni mi ha avvicinato e mi ha detto vergognandosi: “Ho rotto la forcella del motorino, so’ pure arrivata tardi al lavoro. Il principale nun me voleva crede e mi’ padre ha mannato affan…beep me e sti 4 peracottari del Comune. Ci credi se ti dico che nun ciò soldi pe’ riparallo? Mo me tocca annacce coi mezzi ar centro. Peggio me sento”.
Nel catalogare mentalmente lo scempio ci possono essere di aiuto alcune metafore. La prima è la tela del ragno, dove l’asfalto inizia piano piano a cedere, forma delle rughe che poi si trasformano – se non curate (sono due anni che la situazione va peggiorando) – in un sorriso sdentato. Un pezzo di striscia bianca che salta, un grumo di asfalto che viene via. In alcuni casi Marconi, Viale Marconi, si pone sin da subito come luogo di svago. Altro che rive attrezzate sul Tevere. In alcune buche ci si può immergere, o perlomeno bagnare i piedi. Sono le buche dai 5 ai 10 cm di profondità. Le maranelle.
Certo è che di fronte ai tanti casi di buca, buca con acqua, trappole e percorsi da esploratori (se avete un SUV siete fortunati) ci vorrebbe qualcuno in grado di intraprendere una class action collettiva. Sono ormai tanti i casi di cittadini che devono far fronte con le proprie finanze ai guasti provocati dall’incuria e dal pressapochismo. Odo già il sibilo, tagliente, velenoso: “So’ anni che stanno così!”. Ma se ci pensate bene da alibi si trasforma in accusa infamante, per chi si è messo sul piedistallo del risolutore immediato, animato solo da arroganza e presupponenza.
“So’ anni che stanno così!”, forse è anche vero. Ma chi vive a Marconi può benissimo fare mente locale e ricordare, paragonare, valutare. Ormai a noi abitanti di Marconi non ci salvano più nemmeno le comparsate delle Iene, visto il poco lusinghiero risultato raccolto alle ultime elezioni da una famosa Iena.
Qui il link alla foto cronaca.
Per chiudere, ecco l’elenco dei luoghi dello scempio, in ordine di apparizione:
Oderisi da Gubbio 22, Piazza della Radio 33, Incrocio Marconi Radio su strisce pedonali, Viale Marconi 19, Viale Marconi 31, Viale Marconi 39, Viale Marconi 41, Viale Marconi 57, Viale Marconi 81, Viale Marconi 85, Viale Marconi 87 borchie saltate, Viale Marconi Einstein, Viale Marconi 127, Viale Marconi 151, Viale Marconi 179, Viale Marconi Fermi Fioraio , Viale Marconi Fermi Centralina , Viale Marconi 233 strisce, Viale Marconi 238 strisce, Viale Marconi 271, Viale Marconi 273, Viale Marconi 295, Viale Marconi Righi, Viale Marconi 292, Viale Marconi Enriques, Viale Marconi 238 strisce, Viale Marconi 234, Viale Marconi 232, Viale Marconi 220, Viale Marconi 214, Viale Marconi 198, Viale Marconi 170, Viale Marconi 156, Viale Marconi 128, Viale Marconi 82, Viale Marconi 70, Viale Marconi 16, Viale Marconi Radio Benzinaio, Viale Marconi Radio Fermata autobus verso Eur , Viale Marconi Radio Pacinotti Portuense, Portuense altezza ponticello , Portuense 1, Portuense biforcazione commissariato, Portuense PIM, Portuense 299
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Caro Enrico, invece nel mio caso il mezzo eccezionale, le mie gambe, o meglio i miei piedi, ci sono finiti in malomodo dentro (non a Marconi, ma davanti all’ingresso del mio posto di lavoro, ma la questione non cambia visto che a questi livello ogni zona vale l’altra, tanto questa città si è ormai uniformata in peggio…).
Risultato: lesione legamento della caviglia con annessi e connessi e due mesi inchiodata a casa. Dopo 6 mesi devo ancora utilizzare un tutore, soprattutto quando mi trovo costretta a camminare ormai con gli occhi puntati sull’asfalto e non mentre guardo uno smartphone…
Il vento di cui parli, invece che il nuovo, ha portato una tromba d’aria, ma evidentemente a molti non è ancora bastata visto che la perturbazione hanno voluto elevarla a livello nazionale.
Coraggio amico mio, non perdiamo le nostre speranze, non può piovere in eterno… restiamo vigili e attenti come abbiamo sempre fatto. Io ci sono.